12199800017 Alighiero & Boetti | Khepri, di Rachele Corbella - Torino

Alighiero & Boetti - Autodisporsi Ciccio Pistoi

2012, buste e carta da lettera

Intervento:
Restauro conservativo ed estetico
Montaggio conservativo in passepartout certificato idoneo alla visione fronte e retro con braghette in carta giapponese a scomparsa
Realizzazione di cornici su misura

Committente:
Galleria Eva Menzio

Anno esecuzione:
2012

Si tratta di uno dei celebri lavori postali di Boetti appartenenti alla serie Autodisporsi. L'artista scriveva delle buste da lettera contenenti una missiva e le inoltrava a colui il quale avrebbe poi posseduto la relativa opera d'arte. La successione dei francobolli, unita ai nomi e relativi vezzeggiativi indicanti il destinatario, vanno poi a concatenarsi indicando lo schema di lettura finale dell'opera. Quindi il destinatario una volta ricevute tutte le buste cerca di individuare tale schema di lettura; dopo aver svelato il sistema solitamente si procede col montare le opere una a fianco all'altra in modo da formare un unico Collage di buste da lettera.

In questo caso l'opera aveva dunque delle gravi problematiche dal punto di vista conservativo dei materiali costitutivi, del montaggio realizzato con materiali non idonei e infine dell'assemblaggio delle varie buste (ad opera del corniciaio pregresso) che era del tutto casuale.

Innanzitutto analizziamo le problematiche relative al degrado che sono tutte causate da un montaggio sconsiderato. Le buste erano incollate tra di loro dal verso tramite un comune scotch di natura acida. Il nastro adesivo fortemente ingiallito era applicato proprio in corrispondenza delle firme dell'artista realizzate su ogni singola busta, deturpandole e impregnandole di adesivo acido. La composizione era stata poi affrancata al pannello in plexiglas tramite due tacconi di nastro biadesivo con trama in tessuto molto tenace e acido dalla colorazione giallo marrone.
Osservando l'opera dal fronte balza subito all'occhio il forte sbiadimento di tutte le scritte autografe al punto da rendere quasi impossibile la lettura dell'opera; anche gli inchiostri tipografici rosso e blu che creano la greca perimetrale presentavano un forte viraggio così come tutta la carta risultava ingiallita dall'esposizione solare.
Infine l'adesivo utilizzato per affrancare i francobolli a causa dell'esposizione prolungata e del montaggio inadatto è furiuscito dai margini facendo aderire le buste al plexiglas frontale.

L'opera era dunque inacidita da colle inadatte, fragile a causa dall'esposizione solare sconsiderata, sbiadita in tutte le parti a inchiostro tipografico e a penna a sfera e infine montata con una sequenza del tutto irrazionale.
Per prima cosa si è operato nel distacco della composizione dal plexiglas incollatosi fronte e retro all'opera, successivamente si è proceduto con la rimozione di tutti i nastri adesivi cercando di non rimuovere particelle d'inchiostro autografo. Una volta liberato tutte le buste ci si è accorti che queste contenevano una missiva e che altre erano ancora sigillate. Le lettere interne creavano una storia nel loro insieme che oltre ad aggiungere significato all'opera indicavano la sequenza corretta di lettura confermata anche dal gioco di alternanza creato dai colori dei francobolli.
Tutte le buste sono state pulite a secco, consolidate, e ritoccate in maniera maniacale tramite lenti d'ingrandimento per rendere nuovamente leggibili le scritte. Il ritocco è stato effettuato a mimetico a pastello in modalità completamente reversibile. Il tratto è stato studiato in modo da ricalcare fedelmente la pressione conferita dall'artista con la durezza e fluidità tipica della grafia originale.
Le missive sono state pulite, spianate e incorniciate tramite braghette in carta giapponese a scomparsa applicate su cartoncino con riserva alcalina. La composizione è stata assemblata correttamente anche grazie ad un assistente dell'artista che ci ha gentilmente fornito la sua consulenza.
Le buste sono attaccate tra loro tramite striscioline impercettibili di velo giapponese, il cartoncino di fondo permette la visione fronte e retro e tutte cornici sono state dotate di distanziale e vetro anti uv.
L'opera viene restituita, oltre che sanata, ampliata in quanto tutte le missive all'interno ora sono visibili e valorizzate. Per evitare in futuro errori sulla corretta installazione dell'opera, nel verso di ogni cornice, è stata riportata un'etichetta indicante la giusta posizione di ogni singolo suo componente. Le etichette sono molto intuitive, si è scelto infatti di non dare numeri alle singole missive ma segnalare la loro posizione evidenziando l'elemento in questione mettendolo a colori all'interno della composizione in bianco e nero come da immagine allegata.

In evidenza: restauro conservativo, restauro estetico, montaggio a scomparsa, cartone conservativo con riserva alcalina, cornice su misura, sbiadimento inchiostro.